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Camminare con gusto… a Bolgheri

Immagine del redattore: ErikaErika

Bolgheri non è un borgo solo di vino. Ho partecipato ad un progetto di Confcommecio Toscana e Vetrina Toscana che inizia inquadrando un qr code.

Il link che si apre rimanda ad un itinerario di 1,5 km per scoprire alcune delle principali attrazioni di Bolgheri.


La app è articolata in sei sezioni:

4) ricette suggerite dai ristoranti che aderiscono al progetto


Bolgheri si apre alla fine dell’incredibile viale dei 2400 cipressi e tutte le volte che all’Oratorio di San Guido svolto a sinistra con la macchina mi vengono in mente i versi di Carducci: “bei cipressetti, cipresseti miei”.


Arrivata al borgo ad accogliermi c’è sempre il Castello Della Gherardesca, uno degli emblemi di Bolgheri accanto ai suoi vini.

Per me entrare a Bolgheri equivale a ripercorrere le poesie e l’infanzia di Carducci e mi riporta alla mia di infanzia, trascorsa in un piccolo borgo medievale.


Lo so che può sembrare strano ma spesso tendo a portare dentro di me alcuni aspetti della vita dei miei poeti e scrittori preferiti o a trovarvi dei punti di contatto.


Ma come non pensare alla mia nonna quando entrando in piazza Carlo Alberto si incontra la statua di nonna Lucia che Carducci descrive come “alta, solenne, vestita di nero” sepolta nel cimitero del paese.

Poco distante la casa in cui ha vissuto la bionda Maria Bianchini che aveva ispirato al vate della terza Italia il famoso “Idillio maremmano”.

Quante storie da raccontare in questo piccolo borgo della Costa degli Etruschi.


Ma le storie non si fermano ai soli personaggi che lo hanno vissuto ma continuano attraverso le botteghe artigiane.


Non pensate di venire a Bolgheri e di trovarvi davanti ad un paese strutturato, come ne esistono purtroppo, su un turismo mordi e fuggi. Tante bellissime e preziose realtà artigianali valorizzano il territorio.

Con il tour ho conosciuto Bolgherello che realizza profumi artigianali, Coccole di lavanda che nasce come costola artigianale dei magnifici campi di lavanda che tra giugno e luglio fioriscono accanto al viale dei Cipressi e Gelisio che realizza accessori in pelle con metodi sostenibili.


Vi starete chiedendo cosa ho assaggiato perché gli assaggi durante le mie escursioni non mancano assolutamente mai.

Lo storico Caffè della Posta mi ha accolto con un caffè corretto con l’amaro Unicum. Ma perché è così famoso a Bolgheri questo amaro ungherese? Perché la famiglia Zwack scelse Bolgheri come città in cui vivere dopo essere stati esiliati dall’Ungheria.

Ma assolutamente da non perdere anche il gelato prodotto dallo storico caffè e soprattutto il gusto Bolgheri ti amo. Lo amerete davvero!

Per una vista spettacolare sulla campagna che circonda Bolgheri e addirittura per vedere il mare Il Fondino è una tappa assolutamente obbligatoria mentre per pranzare o cenare ci sono due opzioni: la storica Taverna del pittore, un tempo studio del pittore Bruno Luperi, e il nuovo Sottoporta, entrambi ottimi per assaporare piatti e vini locali.

Posso darvi un ultimo consiglio? Andate a Bolgheri proprio in questo periodo: il clima è sempre ottimo grazie alla vicinanza al mare!


E non dimenticatevi di portare con voi qualche poesia del Carducci, anche se sono sicura che tutti un po’ ce le ricordiamo per averle imparate a memoria a scuola.

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